Export abruzzese, i dati del primo trimestre 2021

Secondo l’analisi condotta per la Cna Abruzzo da Aldo Ronci, Abruzzo prima regione d’Italia. Bene mezzi di trasporto, farmaceutica e apparecchiature, male abbigliamento e mobili
PESCARA – Mai così in alto dal lontano 2016, nonostante gli effetti dell’anno orribile della pandemia non siano ancora svaniti, e nonostante restino intatti gli squilibri interni al sistema produttivo tra colossi industriali e piccole imprese. E’ il quadro delineato nel primo trimestre del 2021 dall’export abruzzese, che secondo l’analisi condotta per la Cna Abruzzo da Aldo Ronci si piazza addirittura al vertice nazionale tra le regioni quanto a incremento: il barometro, infatti, dice che l’aumento registrato è stato di 256 milioni, corrispondente al 12,5%, contro un ben più modesto 4,6% nazionale.
I dati, elaborati su fonte Istat, dicono però anche che a dare slancio alle esportazioni regionali, tra gennaio e marzo del 2021, sono stati soprattutto i comparti produttivi tradizionalmente considerati punte di diamante del sistema produttivo regionale che guarda ai mercati esteri: mezzi di trasporto su tutti, ma anche prodotti farmaceutici ed apparecchiature, che da soli valgono il 93% del totale: 239 milioni su 256. Primato cui fa da contraltare il resto delle produzioni, molte delle quali – alimentari a parte – fanno riferimento a un sistema produttivo formato in larga misura da imprese di più ridotte dimensioni.
Meglio di qualsiasi parola, i numeri descrivo il peso che i mezzi di trasporto realizzati nell’area della Val di Sangro rappresentano per la nostra economia alla voce “trasporti”: «Nei primi tre mesi dell’anno – spiega Ronci – l’export è cresciuto in questo caso in misura 43 volte superiore alla media nazionale, con 203 milioni in più, pari al 20,3%. E le cose sono andate bene anche nella farmaceutica, in controtendenza rispetto al calo nazionale (10 milioni in più pari al 6,4% di aumento contro una media Italia che scende del 7,3%) e nel campo delle apparecchiature, con un aumento di 26 milioni, pari al 22,3%, valore triplo di quello italiano (8,4%). Tutti gli altri prodotti messi insieme registrano un incremento di 18 milioni, corrispondente a un modesto 2.2%, ovvero un terzo della crescita nazionale (5,8%).
Tra le variazioni negative più significative, infine, spiccano i comparti dell’abbigliamento e della produzione di mobili, che registrano flessioni consistenti nel primo trimestre del 2021, con il 9,1% (nel primo caso) ed addirittura il 20,9 nel secondo. «Occorre andare indietro di diversi anni, e precisamente al 2016 – conclude l’autore dell’indagine – per ritrovare così sugli scudi il nostro export: allora fu ancora più alto, arrivando a toccare quota 15% in più».
fonte: https://www.abruzzonews.eu/export-abruzzese-dati-primo-trimestre-2021-619043.html
Dall'Etiopia all'Abruzzo per l'arredamento di qualità
Dall'Etiopia all'Abruzzo per l'arredamento di qualità
Nei giorni 15, 16 e 17 marzo 2021 il POLO PALM ABRUZZO ha ospitato una delegazione di Imprenditori e Tecnici provenienti dalla capitale dell'Etiopia, Addis-Abeba, specializzati nel settore immobiliare. Per gli Ospiti Elias Wasihun, Zadigwa Mame Tsehay, accompagnati dalla coordinatrice Silvana Grio, nomi annoverati tra i più importanti imprenditori del loro territorio, è stato predisposto un concreto programma di visite tra le aziende poliste specializzate nelle produzioni indicate dai visitatori.
L'opportunità nasce dall'intervento di Ezio Angelozzi di Trasforma Academy, il quale nel suo lavoro di business coach e sviluppatore di impresa, ha maturato un grande rapporto di stima con il Presidente Bernardo Sofia, che ha voluto coinvolgere in questa importante occasione di crescita.
"La continua espansione ed affermazione di questo settore all’interno dell’economia generale di ogni paese ci ha ispirato la volontà di programmare un incontro in presenza con stakeholders Etiopi interessati ai nostri prodotti - riferisce il Presidente del Polo Bernardo Sofia - infatti, facendo riferimento al mercato locale, il settore dell’arredamento rappresenta ormai da anni uno dei pilastri più importanti su cui il Made in Italy poggia le sue basi. Le nostre aziende - prosegue - hanno deciso di puntare con maggiore intensità sulla qualità dei propri prodotti e l'interessamento verso di essi paga gli sforzi che hanno messo in campo".
"Nell'ultimo decennio si sono evidenziaticoncreti interessi economici tra l'Italia e l'Etiopia - riferisce la coordinatrice Silvana Grio e- grazie al sostenuto trend positivo di sviluppo, fatto registrare dal Paese, ed un piano di crescita e trasformazione sui quali l'Etiopia ha lavorato molto, politicamente e non solo".